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Dietro il Banco: 5 lezioni da una fiera del fumetto (e un po' di magia)

Le fiere del fumetto, per un'artista indipendente, sono un misto di emozioni incredibili: l'adrenalina dei preparativi, l'ansia da prestazione, la speranza di incontrare nuovi lettori e la fatica di fine giornata.


Il Festival dei Sogni e del Fumetto di Bolzano non ha fatto eccezione, ma si è rivelata una delle esperienze più formative che abbia mai avuto. Al di là del meraviglioso risultato del "sold-out" dei libri di IVAR, quello che mi sono portata a casa è un bagaglio di lezioni preziose su cosa funziona, cosa non funziona, e su cosa conta davvero quando sei dietro al tuo stand.


Ho pensato di condividerle qui, sperando possano essere utili a qualche altro "esploratore" come me.


Alice appena arrivata al Festival dei Sogni e del Fumetto

1. L'Allestimento non è un Dettaglio: è il tuo Biglietto da Visita


Per la prima volta ho provato un allestimento con due tavoli disposti a "L", creando una sorta di "Bottega" in miniatura.


Mi sono resa conto subito che la differenza è stata davvero notevole. Invece di essere una barriera tra me e i visitatori, lo stand è diventato uno spazio accogliente in cui le persone erano invitate a entrare.


Questo ha migliorato non solo il flusso, ma anche la percezione del mio lavoro: non ero più solo "l'autrice al suo tavolo", ma la curatrice di un piccolo mondo. Lezione: Pensa al tuo stand non come a un espositore, ma come a una scenografia.


Il mio stand nella giornata di sabato 13 settembre
Il mio stand nella giornata di sabato 13 settembre

2. Vendi una Storia, non un Prodotto: il Successo del "Bundle"


Una delle mie più grandi soddisfazioni è stata la vendita di praticamente tutti i "bundle" (ovvero il pacchetto) consistente nei primi due volumi di IVAR.


La strategia non è stata spingere un'offerta, ma comunicare un concetto semplice: "la saga è un unico grande viaggio in quattro volumi. Prendendoli entrambi, non solo entrerai nel vivo della storia, ma sarai già a metà del cammino".


Presentare il pacchetto dei primi due volumi come l'opzione standard ha funzionato incredibilmente bene. L'unica vendita del solo primo volume è stata l'eccezione che ha confermato la regola: i lettori, se guidati, preferiscono investire in un percorso il più possibile completo.


Lezione: Inquadra la tua offerta attorno al valore dell'esperienza, non solo all'oggetto.


I primi due volumi della saga di IVAR
I primi due volumi della saga di IVAR

3. L'Arte come "Gancio": il Potere del Disegno dal Vivo


A Bolzano ho sperimentato con il disegno dal vivo, dipingendo al momento con i miei pennarelli acquarellabili.

Risultato economico? Una singola (e apprezzatissima) vendita.

Risultato strategico? Enorme.


Disegnare al tavolo è stato il "gancio" perfetto. Rompe la monotonia degli stand statici e attira la curiosità in modo non invasivo. Le persone si fermavano a guardare, e da lì nasceva il più delle volte una conversazione spontanea ("Cosa stai disegnando?"), che spesso portava a parlare dei libri.


Lezione: Non tutti gli strumenti servono a vendere direttamente. Alcuni, come il disegno dal vivo, servono a creare la conversazione che porta alla vendita.



4. Un "Fallimento" è solo Market Research Gratuito (La Lezione del "Diventa un Vichingo")


Avevo preparato con entusiasmo una nuova offerta: un ritratto personalizzato in stile vichingo. Risultato? Una sola persona interessata, che dopo una serie di domande a cui non sapevo rispondere con certezza, ha lasciato perdere.


E ha fatto bene.


Le sue domande ("Quanto ci vuole?", "Devo restare qui?", "Hai degli esempi?") mi hanno mostrato tutte le falle della mia proposta. Mi ha fatto capire che non avevo riflettuto bene su quanto posso offrire e su come gestire questo tipo di richieste.


Ho subito tolto il cartello. Non è stato un fallimento, ma una preziosissima sessione di feedback.


Lezione: Ascolta le domande dei clienti. Se non hai una risposta chiara, non sei ancora pronto a vendere. Ritira, migliora, e riproponi.


Stand del circolo letterario Gondolindrim
Stand del circolo letterario Gondolindrim

5. La Vera Moneta di una Fiera non è l'Incasso, ma il Contatto Umano


E infine, la lezione più importante. Di fronte a me c'era un circolo tolkeniano chiamato Gondolindrim. Abbiamo passato il weekend a chiacchierare della Terra di Mezzo.


Tra loro c'era Daniel, un giovane e talentuoso disegnatore che, dopo aver sfogliato i miei libri, li ha acquistati e, tornato a casa, mi ha lasciato una recensione così profonda e sentita da dare un senso a tutta la fatica. Quel singolo incontro, quella connessione umana basata su una passione condivisa, vale più di qualsiasi sold-out.


Lezione: Vendi i tuoi libri, ma non dimenticare mai che stai costruendo una community. Le persone che incontri sono il vero tesoro che ti porti a casa.


Insomma, sono tornata da Bolzano con gli scatoloni vuoti e la testa piena di idee. Ho capito che il successo di una fiera è un equilibrio delicato tra strategia (l'allestimento, il bundle), sperimentazione (il disegno, l'offerta "vichinga") e, soprattutto, una buona dose di magia, quella che nasce solo quando si creano connessioni umane autentiche.


E voi, quali lezioni vi siete portati a casa dalla vostra ultima avventura?

 
 
 

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