3 Segreti dietro la creazione di IVAR che non vi ho mai raccontato...
- Alice Zanivan
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 4 min
Avete presente quando guardate un film e poi andate a cercare i contenuti speciali o i "bloopers"? Ecco, oggi voglio fare lo stesso con voi. Ho scavato nel mio archivio digitale (e nella mia memoria) per tirare fuori tre retroscena sulla creazione di IVAR che non ho mai svelato sui social.
Mettetevi comodi, perché stiamo per entrare in un "multiverso" dove Ivar è a colori e certe scene imbarazzanti... beh, che per fortuna alla fine non ho permesso accadessero!

L'Universo Alternativo: IVAR poteva essere un Webtoon a colori
Ebbene sì. Qualche anno fa (credo fosse il 2018 o giù di lì), ho scoperto l'esistenza di WEBTOON. Per chi non lo sapesse, è una piattaforma online dove si leggono fumetti scorrendo in verticale, pensata per una pubblicazione a episodi settimanali. Un po' come Wattpad, ma per i fumetti.
All'epoca ero ancora ben lontana dall'idea di pubblicare IVAR come libro cartaceo. Volevo fare un test, lanciarlo online e vedere se poteva piacere al pubblico. Ma c'era un "problema": su quella piattaforma funzionano quasi solo i fumetti a colori. E così, armata di tanta pazienza (e un po' di incoscienza), mi sono messa a colorare le tavole di una versione molto precedente rispetto a quella che avete tra le mani oggi.
Il risultato? Guardate voi stessi. Mi vergogno sinceramente a farvela vedere, questa forse è la meno peggio. Ecco una tavola di quel "proto-IVAR":

Noterete subito delle differenze enormi rispetto alla versione definitiva:
Siamo in una Midgard perennemente invernale, piena di neve e quasi sempre notturna;
Ivar aveva i capelli corti (shock!);
Hávard all'epoca si chiamava ancora Forseti ed era un personaggio molto più "bonario" rispetto al capo villaggio odioso che abbiamo conosciuto in ØSTLANDET.
Perché non l'ho continuato? Perché, sinceramente, non mi piaceva. La trama era lenta, poco strutturata (non avevo ancora studiato sceneggiatura seriamente!) e colorare portava via un tempo infinito.
Quel progetto si è arenato e, col senno di poi, dico: per fortuna! Se avessi continuato quel progetto, non so se avrei mai creato la versione di IVAR che amate oggi.
Una scena "cringe" tra Asbjørn e Gudrun che ho cancellato (Spoiler Alert!)
Qui entriamo nel territorio delle scelte difficili. In ROGALAND c'è una scena che nella mia testa esisteva, ma che ho deciso di tagliare via prima della pubblicazione.
✋ ALT! ATTENZIONE SPOILER: Se non hai ancora letto IVAR e hai intenzione di farlo, salta a piè pari questo paragrafo e vai direttamente al punto 3.
E poi non dire che non ti avevo avvisato!
Ancora qui? Bene.
La scena incriminata riguarda Asbjørn e Gudrun. In una prima stesura della sceneggiatura, avevo previsto... un bacio tra i due.
Sì, lo so. Se avete letto i libri, probabilmente state rabbrividendo dall'orrore.
Ma lasciatemi spiegare! Nella mia testa, questa scena aveva perfettamente senso.
La scena si sarebbe svolta verso la fine di Rogaland. Originariamente, il mostro che attaccava Gudrun non doveva essere il Nattram (il corvo cornuto), ma di nuovo il Linnorm (il "verme peloso" visto in ØSTLANDET). Asbjørn, per nascondere il loro odore al mostro, avrebbe trascinato Gudrun in un lago. Lì, sott'acqua, la coscienza di Freyja (moglie di Oðr, la vera identità di Asbjørn) sarebbe emersa dal corpo di Gudrun, implorandolo di non uscire da quel lago facendo da esca e allontanandolo da lì, per permettere a lei di scappare. Asbjørn, pur senza memoria, avrebbe riconosciuto l'anima della moglie e, percependo il suo amore, l'avrebbe baciata per rassicurarla.
Narrativamente filava.
Ma poi ho guardato la scena "da fuori".
Ho visto un uomo di 35 anni (Asbjørn) baciare una ragazzina di 16 (Gudrun). Anche se "spiritualmente" erano marito e moglie, visivamente era... inquietante. Era lontano dal comportamento schivo e sgarbato di Asbjørn, era poco realistico e, diciamocelo, anche un po' cringe vista la differenza d'età (ok che all'epoca vichinga e medievale in generale non si formalizzavano, ma insomma, c'è un limite a tutto!).
Inoltre, riproporre il Linnorm sarebbe stata una "minestra riscaldata". Così ho cambiato tutto: ho introdotto il Nattram e ho cancellato il bacio.
Credo di aver salvato la dignità di Asbjørn (e i miei nervi). Voi che dite? Avreste voluto vedere questa scena o ho fatto bene a cestinarla?
3. L'Omaggio Videoludico Nascosto
Infine, una chicca per i gamer (e per i nostalgici). Avete presente in Østlandet, quando Wigliff, soggiogato dal potere di Asbjørn, attacca Ivar e lo sfregia in faccia con la spada?
Bene, quella scena non è casuale. È un palese omaggio a uno dei miei videogiochi preferiti di sempre: FINAL FANTASY VIII.
Nel video d'introduzione del gioco, si vedono il protagonista Squall e il suo rivale Seifer duellare. Seifer ha il sopravvento, alza la sua arma (il Gunblade) e la cala sul volto di Squall, lasciandogli la famosa cicatrice trasversale sul naso.
Ho voluto ricreare quella stessa dinamica e quella stessa inquadratura. È il mio piccolo tributo a una storia che mi ha fatto sognare quando ero ragazzina.
Qualcuno di voi l'aveva notato?
A voi la parola!
Adesso conoscete i segreti. Sono curiosissima: cosa ne pensate della versione "a colori"? E soprattutto... siete Team "Bacio Tagliato" o Team "Volevo Vederlo"?
Fatemelo sapere nei commenti qui sotto! 👇







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